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Toscana in Barca a Vela

ARCIPELAGO TOSCANO
COSTA ETRUSCA
ARGENTARIO

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ARCIPELAGO TOSCANO

L'ARCIPELAGO E LE SETTE PERLE DELLA COSTA TOSCANA

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L’Arcipelago Toscano è una catena di isole tra il Mar Ligure a nord e il Mar Tirreno a sud e tra la Corsica a ovest e la costa toscana. Contiene sette isole maggiori: Elba, Giglio, Capraia, Montecristo, Pianosa, Giannutri e Gorgona (in ordine di grandezza). Si estende per 166 chilometri (103 miglia) dall’isola più settentrionale Gorgona alla più meridionale Giannutri e 56 chilometri (35 miglia) dalla più occidentale (Capraia) alla costa toscana. Tutte le isole sono protette nell’ambito di uno dei parchi marini più grandi del mondo, il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano istituito nel 1980.

Elba, Giglio, Capraia, Montecristo, Pianosa, Giannutri e Gorgona formano, con le numerose isolette minori, emerse dalla spuma delle onde, uno straordinario mosaico di splendidi scenari naturali, rigorosamente tutelati.Un arcipelago “anomalo”, perché ogni isola è un mondo a sé stante, con il suo carattere, la sua morfologia e la sua storia. Ogni isola mantiene una fisionomia propria e possiede una meravigliosa rassegna di ambienti naturali, di vegetazione intatta e profumata, di monumenti di storia e di arte.

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LA NASCITA dell’ARCIPELAGO TOSCANO. Leggende delle sette gemme del Tirreno

Un’aura mitica ha lungamente aleggiato sulle isole dell’Arcipelago Toscano, che la leggenda vuole siano nate dalle acque quando Afrodite, la dea greca della bellezza e dell’amore (in seguito identificata con la Venere romana alla quale furono attribuiti anche tutti i miti, le virtù –poche- e gli amori –tanti- di Afrodite) venne al mondo. La dea dunque sarebbe nata, come narra Esiodo (in contrapposizione a quanto invece sostiene Omero) dalla schiuma (afros) del mare, emergendone già donna. Ed è per ciò che era anche chiamata Anadyomene, ossia, colei che esce dal mare.

Nella foga di raggiungere la riva (dove l’attendeva il non meno morigerato Eros) cercò di allacciarsi, con le mani intorpidite dal sonno, la collana che Paride le aveva donato. Il filo si ruppe e le perle caddero: sette scivolarono nel mare Tirreno, proprio davanti alle coste toscane, ma, anziché sprofondare negli abissi, si fermarono sulla superficie tra l’Italia e la Corsica incastonate nel blu dell’Alto Tirreno, a cui fa da corona una miriade di isolotti e scogli.

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Venere, dea della bellezza e dell’amore era fiera della sua meravigliosa collana di perle che gli cingeva il collo. Un giorno però il monile si sfilò cadendo nel Mar Tirreno e dette origine all’Arcipelago Toscano…

Per Omero la faccenda si sarebbe invece svolta ben diversamente: la suddetta dea era una signora gentile, disponibile, distratta, che una mattina, appena sveglia, chiamata d’urgenza dal padre Zeus, tentò di allacciarsi, con le mani ancora intorpidite dal sonno, la preziosa collana che le aveva regalato Adone (uno dei suoi tanti amori). Ma questa le scivolò dalle dita, cadde dall’ Olimpo e, chissà come mai, precipitò alcune centinaia di chilometri lontano dalla Grecia: proprio nel tratto di mare che sta di fronte alla costa toscana, tra Livorno e l’Argentario. Era il tempo di avvenimenti strabilianti: le sette grosse perle si trasformarono all’ istante in altrettante isole: quelle che ora formano l’Arcipelago Toscano.

La mitologia classica narra anche le fantastiche avventure in cui furono coinvolti gli Argonauti quando Giasone, assieme a 56 uomini, si mise alla ricerca del Vello d’Oro: il vello dell’Ariete Alato. Gli Argonauti, a bordo di una nave costruita da Argo (con l’aiuto di Atena), superando infinite peripezie, sembra siano giunti nel Tirreno approdando proprio sulla spiaggia delle Ghiaie, vicino a Portoferraio (così assicura lo storico Apollonio Rodio nel III secolo a.c.).

Ma soprattutto l’Elba era la favolosa isola del ferro che faceva dire a Virgilio: Insula inexhaustis chalybeium generosa metallis: fonte generosa di metalli.

L’origine dell’arcipelago risale al periodo Triassico e le isole, gli isolotti e gli scogli hanno diversa provenienza geologica come rocce magmatiche, sedimentarie e metamorfiche. L’arcipelago è caratterizzato da un clima mediterraneo con elevata insolazione durante tutto l’anno. La flora e la fauna differiscono da isola a isola, ma principalmente tutte hanno una vegetazione simile alla macchia mediterranea.

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